Rinoplastica aperta: tempi di guarigione e post-operatorio
Grazie alle conoscenze anatomiche offerte dalla tecnica open, generazioni di chirurghi hanno avuto la possibilità di acquisire competenze pratico-teoriche sempre più estese e approfondite. Tuttavia, è innegabile che la rinosettoplastica aperta presenti tempi di guarigione più lunghi e spesso anche un post operatorio più impegnativo. Proprio questi aspetti negli ultimi anni hanno spinto un numero crescente di chirurghi nasali a convertirsi alla modalità endonasale (chiusa).
Ma non bisogna fare l’errore di sminuire una tecnica che pure presenta dei vantaggi, così come non bisogna cedere all’eccesso opposto, ovvero decantarne solo i pregi. In generale, sostenere a tutti i costi la superiorità assoluta di una delle due tecniche sarebbe fuorviante e riduttivo. L’approccio moderno alla chirurgia nasale – nella nostra opinione l’unico in grado di dare i migliori risultati – è quello studiato su misura del/della paziente.
Solo a partire dall’attenta valutazione delle caratteristiche uniche e irripetibili di ognuno, la chirurgia nasale può superare i limiti di entrambe le procedure, endonasale ed esterna. Da questa impostazione paziente-centrica, è nato e si è perfezionato un terzo e innovativo approccio che va oltre la classica dicotomia fra tecnica aperta e chiusa. La rinoplastica ibrida presenta tempi di guarigione e un post operatorio più simili a quelli della tecnica chiusa. Al tempo stesso offre al chirurgo la possibilità di eseguire manovre precise come nella rinoplastica con tecnica open.
Post-operatorio: cosa aspettarsi dopo la setto-rinoplastica open
Il paziente deve affrontare il post operatorio della rinoplastica open attenendosi scrupolosamente alle raccomandazioni del chirurgo. Immediatamente dopo l’intervento possiamo aspettarci l’insorgere di lividi e gonfiore intorno agli occhi, al naso e alle labbra.
I tempi di recupero dopo rinosettoplastica open possono variare da persona a persona. La presenza di ecchimosi e gonfiore, che possono permanere per una o due settimane dopo l’intervento, è assolutamente normale e non deve preoccupare il paziente.
Nel post operatorio il paziente deve evitare di soffiarsi il naso: per mantenere umido l’interno delle narici potrà utilizzare uno spray nasale a base di acido ialuronico e acqua marina, secondo le indicazioni del chirurgo. Inoltre nel post operatorio, sia con tecnica aperta che chiusa, bisogna evitare esercizi fisici intensi e l’esposizione diretta alla luce del sole.
Rinoplastica aperta o chiusa: una decisione da prendere con lo specialista
La rinoplastica è una branca della chirurgia facciale, consolidata sia nella dottrina che nelle tecniche. Le principali motivazioni che oggi spingono uomini, donne e adolescenti a rivolgersi al chirurgo per una rinoplastica primaria includono il desiderio di sentirsi più sicuri di sé stessi e della propria immagine, correggendo un’estetica non del tutto soddisfacente. Aumentare la propria autostima significa avere una vita sociale più piena e gratificante, con una serie di benefici che si riverberano a livello psico-emotivo innescando quello che chiamiamo circolo virtuoso. Molto spesso concomita una ostruzione nasale di grado variabile, e quindi si associa intervento di settoplastica e/o turbinoplastica.
Quando il paziente decide di sottoporsi a un’operazione di chirurgia estetica al naso, uno dei primi dilemmi che si trova ad affrontare è la scelta tra tecnica aperta o chiusa. Naturalmente, sarà il chirurgo ad avere l’ultima parola sulla tecnica da utilizzare. Tuttavia, anche grazie al web, oggi i pazienti sono molto più informati sulle modalità e caratteristiche della chirurgia: spesso, quando si rivolgono al chirurgo per il colloquio conoscitivo hanno già letto moltissimi articoli in materia e fanno domande molto precise. Alcuni addirittura scelgono chirurgo in base al tipo di intervento maggiormente valorizzato sul suo sito web.
Informarsi sulla procedura da affrontare è importantissimo per il paziente coscienzioso. Ma un conto è la divulgazione teorica semplificata per la comprensione del pubblico, altro conto è la pratica chirurgica, con tutte le sue complessità, le sue eccezioni, i suoi imprevisti. La scelta fra rinoplastica aperta, chiusa o l’innovativo approccio ibrido sviluppato dal Prof. Pietro Palma non può essere effettuato via web. Solo attraverso un’approfondita visita specialistica sarà possibile comprendere quale percorso seguire così da massimizzare il risultato e ridurre l’incidenza di complicazioni.
Si tratta di un primo intervento oppure di una rinoplastica di revisione? Le strutture nasali del paziente presentano particolari anomalie? Ci sono rinopatie, ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto? Il problema riguarda solo la punta nasale? Saranno necessari innesti? Da dove vengono presi gli innesti? Queste e altre variabili devono essere attentamente valutate dallo specialista a cui ci si rivolge per la chirurgia.
Per maggiori informazioni sulla rinoplastica aperta, chiusa o ibrida, prendi appuntamento con il chirurgo specialista in rinoplastica. A Milano, puoi contare sull’esperienza del Prof. Pietro Palma, che da oltre 25 anni si dedica in modo esclusivo alla chirurgia correttiva del naso.