Rinoplastica primaria: che cos’è
La rinosettoplastica primaria è il primo intervento di correzione chirurgica, in ordine cronologico, delle strutture del naso. I problemi da correggere possono essere molteplici, possono essere di ordine estetico e/o funzionale (ostruzione nasale, disturbi respiratori nel sonno, problemi auricolari quali senso di ovattamento, modifica del timbro della voce, per citare i più frequenti), di natura congenita o traumatica. Lo standard chirurgico odierno tende a intervenire su entrambi i fronti, migliorando sia l’aspetto sia la funzionalità del naso. E’ evidente che si tratta di una chirurgia che richiede competenze specifiche e sofisticate nel trattamento chirurgico sia del naso interno che del naso esterno. Per restituire armonia a dimensione e lineamenti del naso, il chirurgo ha a disposizione diversi approcci e diverse tecniche di rimodellamento dei differenti tessuti del naso (approccio aperto, chiuso, ibrido; tecniche di modellamento di: a) naso osseo, b) dorso cartilagineo, c) cartilagini, legamenti e muscoli della punta nasale).
Rinoplastica secondaria: a cosa serve
La rinosettoplastica secondaria mira invece a correggere l’aspetto e la funzione del naso dopo la chirurgia.
Le ragioni che possono spingere il paziente che ha deciso di rifarsi il naso a tornare dal chirurgo sono riconducibili a tre cause fondamentali:
- la prima operazione ha prodotto un risultato non del tutto soddisfacente o addirittura ha provocato difetti estetici o respiratori;
- Il primo intervento non ha risolto completamente i problemi individuati;
- Il paziente ha subito un trauma dopo la chirurgia primaria.
Rifarsi il naso con tecnica aperta, chiusa o ibrida?
Semplificando, possiamo suddividere le tecniche chirurgiche che interessano le strutture nasali in due approcci principali: la tecnica esterna o aperta (open rhinoplasty) e la tecnica chiusa o endonasale (closed rhinoplasty).
In tempi recenti, si è aggiunta la rinoplastica ibrida, che sintetizza i vantaggi delle altre due. Ideata dal Prof. Pietro Palma e pubblicata nel 2010, la rinosettoplastica ibrida massimizza la precisione tipica della tecnica aperta minimizzando al contempo l’invasività delle manovre chirurgiche tipica della rinoplastica chiusa (o endonasale).
1. Rinoplastica primaria aperta: pro e contro
Nella rinoplastica open, il chirurgo accede alle strutture nasali tramite un’incisione d’ingresso sulla cute della columella. Sollevando un lembo di cute e tessuti molli, potrà usufruire di una ampia visione a cielo aperto dello scheletro osteocartilagineo del naso. I chirurghi meno esperti e meno specializzati tendono a preferire l’approccio aperto che rende più visibili e accessibili le strutture da modificare.
Ricapitolando, i vantaggi della rinoplastica primaria aperta sono:
- maggior efficacia nei rimodellamenti complessi e nella sutura delle cartilagini;
- maggiore precisione soprattutto nelle rinoplastiche della punta (asimmetrie importanti, punta bulbosa, naso pinzato, punta bifida, deviata, poco proiettata, ecc.).
Gli svantaggi della tecnica open sono invece:
- tempi operatori e di guarigione tendenzialmente più lunghi;
- il chirurgo non ha percezione immediata del risultato della manovra chirurgica sulla zona anatomica trattata;
- la maggiore destabilizzazione delle strutture portanti del naso implica il frequente ricorso a innesti cartilaginei anche prelevati da altre sedi (orecchio, costole) con rischio di complicazioni anche nelle sedi extranasali del prelievo;
- maggior rigidità del naso esterno e gonfiore dei tessuti molli di rivestimento del naso esterno persistente per mesi;
- formazione di eccesso di tessuto fibro-cicatriziale soprattutto della punta che rende il risultato finale meno definito, e a volte francamente tozzo;
- minor naturalezza del risultato e possibile permanenza di cicatrice columellare (ma il rischio è minimo se la tecnica viene eseguita correttamente);
- maggiore complessità tecnica in caso di eventuale revisione.
2. Rinoplastica primaria chiusa: pro e contro
Parliamo di rinoplastica chiusa o tecnica endonasale, quando il chirurgo effettua le incisioni di ingresso all’interno del naso e quindi espone le aree anatomiche da correggere senza “aprire” il naso. Particolarmente indicata per la correzione di difetti minori, soprattutto a carico della punta, questa tecnica si rileva non ideale in presenza di alterazioni importanti dello scheletro osteocartilagineo del naso, soprattutto della punta.
Tuttavia, in mani esperte, permette di ottenere risultati pari se non superiori rispetto alla tecnica aperta anche per deformità complesse della punta.
Vantaggi della rinoplastica primaria chiusa:
- carattere tendenzialmente più conservativo, con minor destabilizzazione delle strutture nasali e un conseguente risultato più naturale e meno “chirurgico”;
- tempi operatori e di guarigione mediamente più brevi;
- nessun rischio di cicatrice esterne visibili poiché le incisioni sono tutte interne.
Gli svantaggi della tecnica chiusa sono invece:
- minor visibilità sull’anatomia dello scheletro con potenziale minor precisione delle manovre correttive (soprattutto se operano chirurghi meno esperti);
- potenziale inadeguatezza nei casi di complessi e nelle revisioni estreme che richiedano procedure ricostruttive avanzate.
3. Rinoplastica primaria con tecnica ibrida
Alle due tecniche tradizionali, se ne aggiunge una terza, in uso da ormai oltre una decina d’anni. L’approccio ibrido sintetizza i benefici delle tecniche aperta e chiusa, offrendo diverse possibilità di accesso alle strutture nasali senza incisione columellare. Numero e sede delle microincisioni variano in funzione dell’area da correggere e dell’obiettivo concordato con il/la paziente. Quindi un approccio altamente versatile che permette di personalizzare approcci e tecniche sulla specifica anatomia del paziente.
Vantaggi della rinoplastica ibrida:
- visibilità anatomica e precisione operatoria sostanzialmente paragonabili alla tecnica open (a cielo aperto);
- minore invasività e maggior rapidità di guarigione grazie a: 1) assenza di cicatrici esterne; 2) minore impatto sul drenaggio linfatico soprattutto della punta nasale, 3) ridotta area di dissezione del naso esterno che viene limitata alle sole aree da correggere lasciando “indisturbate” le aree che non necessitano di alcuna correzione;
- esattezza e precisione nell’esecuzione delle manovre operatorie grazie ai tagli modulati che consentono di intervenire esattamente dove occorre;
- minore incidenza di eventi sfavorevoli o complicazioni, quindi meno rischi di insoddisfazione e dunque minore incidenza di revisione post-chirurgica.
Il Tuo chirurgo per la rinoplastica primaria a Milano
I pazienti che desiderano rifarsi il naso sono sempre più curiosulle tecniche utilizzate dagli specialisti in rinoplastica. Vi è persino chi sceglie il chirurgo a cui rivolgersi in base alla tecnica maggiormente sponsorizzata sul web. Certamente non è la migliore decisione! Ci preme tuttavia specificare che non è possibile indicare un approccio o una tecnica di intervento che siano in assoluto superiore alle altre o che dia garanzia di riuscita al 100%.
La bravura del chirurgo specializzato nella chirurgia correttiva nasale consiste sia nella capacità di selezionare la giusta tecnica nella miriade di tecniche esistenti di rinoplastica sia nella abilità manuale di esecuzione, modulando il piano operatorio in base al difetto da correggere, all’anatomia e ai desideri del paziente. Solo dopo un’accurata visita pre-operatoria, il chirurgo esperto in rinoplastica può stabilire quale modalità di intervento sia più indicata per quello specifico paziente per raggiungere specifici obiettivi.
La chirurgia plastica nasale deve infatti avere caratteristiche “sartoriali”: il quadro anatomico del paziente con le infinite variabili individuali, sommati alle insidie e difficoltà insite in ogni intervento impongono una rigorosa personalizzazione dell’intervento e una notevole versatilità nell’esecuzione chirurgica. Ricorda che la decisione di “rifarsi il naso” deve sempre essere ponderata con attenzione. Sia la rinoplastica primaria che la secondaria richiedono competenze vaste ed estese, lunga e approfondita esperienza, estrema specializzazione e continuo aggiornamento professionale.
Se desideri cambiare l’aspetto del tuo naso o correggere dei difetti di respirazione, rivolgiti al miglior chirurgo per rinoplastica primaria a Milano. In quasi 30 anni di pratica chirurgica specialistica, il Prof. Pietro Palma e la sua équipe hanno affrontato una vasta casistica di rinoplastiche maschili e femminili, rinoplastiche adolescenti e innumerevoli revisioni di varia complessità (inclusi casi di rinoplastica estrema).
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